San Gregorio Armeno: tradizione e cultura presepiale - YouRelais Pergolesi

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San Gregorio Armeno: tradizione ieri, attrazione oggi

Se per molti oggi il Natale è simboleggiato dalle luci e dai colori dell’albero natalizio ricco di palline, addobbi e coronato da un puntale scintillante, a Napoli permane la forte usanza di affiancarlo al tradizionale presepe: una creazione ricca di arte, storia e fantasia, con le sue regole e caratteristiche. Un esempio? I Re Magi vanno aggiunti al presepe solamente alla vigilia dell’Epifania! In alternativa, è preferibile scegliere per loro delle statuine di piccole dimensioni e posizionarle in prospettiva lontano dalla mangiatoia, allo scopo di simboleggiarne il lungo cammino. A Napoli il regno del presepe è situato nel centro storico della città, precisamente in una strada che porta il nome di San Gregorio Armeno. È qui che spirito partenopeo e arte manuale convivono per realizzare qualcosa di straordinario e originale, che attrae centinaia di turisti e dà appuntamento agli stessi cittadini napoletani ogni anno. Un luogo fatto di botteghe e di maestri, il cui lavoro si illumina durante il periodo Natalizio, ma che silenziosamente continua durante tutto l’anno.

Vuoi conoscere la storia di questo luogo straordinario?

Storia, tradizione e spirito creativo di San Gregorio Armeno a Napoli

San Gregorio Armeno è popolarmente chiamata san Liguoro e, da un punto di vista urbanistico, collega le due antiche strade di Via dei Tribunali e Spaccanapoli. Successivamente, prese il nome di Plateia Nostrana, quando cioè vi furono fatte costruire due terme per i poveri dal XV vescovo di Napoli: san Nostriano. Oggi, come sappiamo, la “strada delle botteghe presepiali” è conosciuta in tutto il mondo come San Gregorio Armeno, poiché prende il nome dalla omonima chiesa situata a circa metà strada, costruita sulle fondamenta dell’antico tempio dedicato alla dea Cerere. E proprio a Cerere dobbiamo le origini della tradizionale arte presepiale, perché anticamente i cittadini le offrivano in segno di voto delle piccole statuine di terracotta fabbricate nelle vicine botteghe. Naturalmente, la nostra tradizione si è legata al Cristianesimo, ma in molti concordano che l’usanza abbia attinto molto da questo rituale.

Oggi, con grande maestria e passione tramandate di generazione in generazione, i maestri lavorano a vere e proprie opere d’arte, pur tuttavia non soltanto legate a figure e simbolismi religiosi. Ogni anno, infatti, questi artisti realizzano ormai celebri statuine, di ogni altezza e dimensione, di personaggi famosi che si sono distinti in positivo o in negativo durante l’anno immediatamente trascorso. A seconda del caso, infatti, sono raffigurati in modo da esaltarli o schernirli. E nessun personaggio, che sia politico, di spettacolo, sportivo o altro è mai stato risparmiato! Ricordiamo, ad esempio, Silvio Berlusconi raffigurato sempre al fianco di una bella donna, oppure il calciatore Gonzalo Higuain, colpevole di aver “tradito” la maglia azzurra, rappresentato visibilmente in sovrappeso! Al contrario, invece, vi sono alcuni personaggi da sempre e per sempre nel cuore dei partenopei, che ogni anno vengono realizzati in modo innovativo per omaggiarli in maniera mai banale, quali: Massimo Troisi, Diego Armando Maradona, Pino Daniele, o qualche calciatore del Napoli fortemente rappresentativo della città. E voi? Siete mai stati a San Gregorio Armeno? Quale personaggio vi piacerebbe “incontrare”?

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